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mercoledì 30 gennaio 2013

Vivi la vita



Vivi la vita

La vita è un'opportunità, coglila.

La vita è bellezza, ammirala.

La vita è beatitudine, assaporala.

La vita è un sogno, fanne una realtà.

La vita è una sfida, affrontala.

La vita è un dovere, compilo.

La vita è un gioco, giocalo.

La vita è preziosa, abbine cura.

La vita è una ricchezza, conservala.

La vita è amore, godine.

La vita è un mistero, scoprilo.

La vita è  promessa, adempila.

La vita è tristezza, superala.

La vita è un inno, cantalo.

La vita è una lotta, accettala.

La vita è un'avventura, rischiala.

La vita è felicità, meritala.

La vita è la vita, difendila.

- Cit. Madre Teresa

giovedì 24 gennaio 2013

Lentamente



"Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, 
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, 
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, 
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; 
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere
vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicita".


P. Neruda


mercoledì 23 gennaio 2013

Anime

Ospedale. Sala parto. Sarebbe nato entro la prossima ora. Doglie. Dopo ore di travaglio nacque. Era bellissimo. Era normale. La madre, affaticata, chiese il bimbo. Gli parlò all' orecchio. Nessuno capì ciò che aveva sussurrato. Dopo qualche istante si accasciò, priva di vita, nel letto. 

Fissava il soffitto della sua camera, in silenzio. Aveva 16 anni. Era sempre stato il ragazzo solitario che tutti evitavano. A scuola, ai gruppi. Non parlava mai. Era abituato a tutta quella solitudine. Ma quel giorno era successo qualcosa di strano. Qualcosa di inaspettato. Era sempre stato diverso dagli altri bambini. Quando qualcuno parlava con lui, egli fissava il vuoto sopra la testa di chi aveva di fronte. Si comportava in modo strano anche con i suoi coetanei. Non li prendeva in considerazione, parlava solo con quelli che lui riteneva degni di ascolto. Solo lui sapeva il motivo. Lui vedeva qualcosa che gli uomini normali non vedevano. Lui guardava oltre. Nell'anima.

- Caos

Completezza e senso di vuoto

Giorno 23 gennaio 2013. Dovrei essere felice. Le mie giornate sono piene di cose da fare, la mia ragazza è straordinaria, ho una famiglia magnifica. Dovrei sentirmi completo. Ma la verità è che la completezza non porta la felicità. Ormai chiunque anela a una vita piena, pensando che la quantità di cose che fanno parte della loro vita serva a rendere, anche solo di poco, più felice l'esistenza.
No. Una vita completa non porta la felicità. Perchè quando raggiungi la completezza ti rendi conto che questa comporta solo un enorme senso di vuoto totale. Ormai la tua vita ha preso una piega, ma tu vorresti uscire da quella esistenza e ricominciare da zero. E piangi. Perchè non puoi uscirne. Perchè sai che tutto quello che ti sei costruito intorno non ha valore. Perchè non puoi fare altro se non disperarti perchè la tua esistenza si conclude con un nulla di fatto. Ma forse ciò che pensi della tua vita non ha importanza. Forse qualcuno vorrebbe la tua vita. Vorrebbe essere lì al tuo posto. E non può. Non riesce ad essere come vorrebbe essere. E ti accorgi che nella sua ignoranza si nasconde la felicità che tu cerchi.  E ti accorgi che per rendere speciale la tua vita devi solo credere fermamente che tutto quello che hai sia davvero speciale. 

- Caos