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giovedì 27 dicembre 2012

Solo

Scesi dall'auto. Mi guardai intorno e vidi desolazione, una città che era viva, ridotta ad un cumulo di macerie. Mi aggirai per le vie di una metropoli ormai distrutta. Senza una meta precisa. Solo. Era il terzo giorno. Secondo gli studi il terzo giorno non sarebbe dovuta sopravvivere nessuna forma di vita. Ma per qualche motivo io ero ancora qui. L'eccezione alla regola. Un punto rosso in mezzo al grigio del mondo. Svoltai nella via principale. Ebbi un flash. I ricordi si accavallavano nella mia mente, senza un preciso ordine. Li accomunava solo un aspetto: l'edificio. Era la mia scuola media. Volli entrare. Quello che vidi mi sconcertò: era arrivata persino lì. Banchi rovesciati, vetri rotti, porte scardinate, cenere dappertutto. Cenere. Il terzo giorno ogni forma di vita di riduceva in cenere, dagli alberi agli animali ai batteri. Niente più colori. Solo il grigio. Uscii con la consapevolezza di aver lasciato alle spalle un mondo di disperazione. Proseguii per la strada. Poi mi fermai. Un lieve fruscio aveva attirato la mia attenzione. Stetti immobile per qualche secondo. Poi avvicinai lentamente la mano al fodero della pistola. Ne carezzai l'impugnatura e, facendo attenzione a non fare movimenti bruschi, mi voltai. Vidi qualcosa. Per una frazione di secondo provai un senso di impotenza verso ciò che mi stava di fronte. Poi cominciai a correre verso la macchina. Saltai in macchina. Il cuore mi batteva forte. Era la quarta onda da quando tutto era iniziato. Arrivava. E quando arrivava era finita. Mi coprii con l' alluminio. E pregai. La macchina si ribaltò. Venni investito da un onda di detriti, mentre la macchina veniva sbalzata via, ed io con lei. Mi passò negli occhi tutta la vita. Pregai. Pregai di morire. Di non dover portare ancora il carico di responsabilità che la vita mi dava. Di non provare più quel dolore, quella consapevolezza di essere solo. Di lasciare che finisse tutto così com'era. Di lasciarmi andare, tanto non servivo a nessuno ormai, perchè ero solo. Chiusi gli occhi. Vidi un lieve bagliore. La macchina cessò di muoversi. Non ero morto. Mi sbagliavo. Servivo ancora a qualcosa. Potevo salvare ancora ciò in cui avevo speranza. Non avrei mollato. Non ora. La quarta onda se n'era andata, portando con sé caos e distruzione. Ma io ero ancora qui.

- Caos

Nani su giganti

Siamo nani arrampicati su spalle di giganti. Così vediamo di più e più lontano di loro, non già perchè la nostra vista sia più acuta o la statura più alta, ma perchè ci sollevano nell'aria con tutta la loro altezza gigantesca.

-cit. Bernardo di Chartres

martedì 18 dicembre 2012

10 minuti

10 minuti. È il tempo che mi rimane. Scrivo. Non riesco a fare altro. Lo faccio perchè mi libero. Di tutte le cose che penso. Tutto quello che sento dentro esce. Si libra nell' aria. Come una foglia in autunno. Scende quasi immobile nel vuoto che la circonda. Guardo la gente. Ogni persona che passa davanti a me. Sento che ha un obiettivo. Fa quello che deve solo perchè fa parte di un disegno più grande. Qualcosa che dà un motivo per vivere. Ogni faccia traspare emozioni. C'è chi aspetta, chi è in ansia, chi ha fretta, chi è felice, chi è spensierato, chi si gode i momenti che la vita gli propone. Ognuno ha una storia da raccontare. Facce nella mia vita, di cui non ricorderò nulla. Mi sento un punto insignificante in mezzo a un dipinto. Nero, tra i colori della vita. Perchè ogni emozione è un colore. Ma se unisci tutti i colori diventano solo nero. Nient'altro. Sto diventando il nulla nella mia vita. Tutto mi passa davanti agli occhi senza comunicarmi un emozione. Finché arrivi. E mi colori di rosso. Rosso come il fuoco, che è dentro il mio petto e brucia inestinguibile. Poi di verde. Verde speranza. La speranza che nella mia vita non esista solo il nero. la speranza che tu abbia sempre un pennello per colorarmi di tutti i colori che conosci. Vorrei essere colorato. Colorato di tutti i colori, senza però mescolarli. Ti prego continua a colorare la mia vita. Non smettere ora che hai appena cominciato. Non ora che ho appena incominciato a vedere il mondo non più in bianco e nero. Arriva. Devo smettere. Salgo. Mi lascio tutto dietro e ricomincio. Da zero. 

- Caos

lunedì 17 dicembre 2012

Vita

Penso di essere forte. Di riuscire a superare tutto. Di riuscire a superare te. Di riuscire a superare i tuoi limiti, perchè non sono i miei. Di riuscire ad esserti d' aiuto. Di riuscire a farti capire che io non rappresento il tuo limite e che non sono al di fuori della tua portata. La maggior parte delle volte la vita è ingiusta. Aspetti qualcosa, che abbia un valore, e appena arriva ... Puf! Scompare! Viene annebbiato da qualcosa che prende letteralmente il suo posto. Qualcosa che non ti aspettavi mai di attendere. Ma ora ne hai bisogno. Pensi solo a quello. Eppure ormai la tua vita ha già preso una direzione. Ti chiedi se è possibile cambiare via così, di punto in bianco. E se ci pensi è molto difficile, ma non è impossibile. Sai solo una cosa per certo non hai bisogno di lanciare nessuna moneta perchè sai già cosa vuoi. Vuoi quello che ti dice il cuore, vuoi poter prendere la direzione che lui ti indica. Ma non è facile. 
Bene.
Arriva il momento in cui devi fare una scelta. Io la mia scelta l'ho fatta e sono sicuro di non voler perdere quello che sento ora. Ora sta a te scegliere se buttare al vento esperienze di cui non sei neanche ancora a conoscenza, o di cogliere la palla al balzo, e lasciarti andare. Provare a risolvere tutto insieme. Lasciarti andare tra gli sbalzi della vita vera. Io sarò lì ad aspettarti. E non mollerò. 

- Caos

domenica 16 dicembre 2012

Sole

"Tante cose da dire... Tutte troppo importanti per poterle trascurare... " ero abbattuto quel giorno. Era un pomeriggio tardi di dicembre. Era buio ormai. Guardavo fuori dalla finestra aperta, appoggiato al davanzale, mentre tiravo dalla mia sigaretta. La punta era rossa. Rossa come la mia faccia quando pensavo a te, rossa come un fiore di primavera, rossa come le tue labbra. Rossa come l'amore che avevo scoperto di provare per te. Ma la mia vita aveva già preso una piega, non sapevo cosa fare. Dicono che se sei indeciso, per scegliere la cosa migliore tra due devi lanciare una moneta. Appena la moneta sarà in aria, ti accorgerai di desiderare ardentemente che esca una delle due, e sceglierai inevitabilmente quella. Io avevo paura di lanciare quella moneta. Da una parte, la vita che mi ero costruito negli ultimi anni, dall' altra Te. Cominciò a fioccare. La neve, per quanto bella e candida che fosse, non riusciva a tirarmi su il morale. Andai a dormire senza cena, convinto che il Sole di domani avrebbe sciolto i miei pensieri più freddi e cupi. 

- Caos

sabato 15 dicembre 2012

Il mondo

I maya si sbagliano.
Il mondo non finirà il 21 dicembre. Il mondo è già finito e continua a finire. 
Il mondo finisce ogni santo giorno quando una bomba uccide un ragazzo palestinese.
Il mondo finisce quando un disperato entra in un asilo e uccide venti bambini tra i 5 e i 10 anni e sei adulti, togliendosi poi la vita.
Il mondo finisce quando, nel 2012, un bimbo muore di fame.
Il mondo finisce quando un uomo decide di suicidarsi perché non arriva a fine mese.
Il mondo finisce quando un uomo che ha distrutto l' Italia per decenni si ripresenta in politica. 
Il mondo finisce quando un negoziante viene ucciso perché non riesce a pagare il pizzo.
Il mondo finisce quando apparenza e aspetto diventano i valori fondamentali per i ragazzi. 
Il mondo, carissimi, è già finito.

- Caos

venerdì 14 dicembre 2012

Ti amo

Ti scrivo.
Ti starai chiedendo perché, immagino.
Non ho un motivo preciso per scriverti, non ti scrivo perché devo chiederti qualcosa, o organizzare qualcos'altro. Ti scrivo. Così, per diletto. Per parlare con te. Per dirti ciò che penso. Per dirti anche solo un piccolo e magari insignificante TI AMO. Che basta saperlo e vivi la tua vita in modo diverso. Vedi ciò che ti sta intorno con altri occhi, gli occhi di qualcuno che ha trovato una ragione per vivere, gli occhi di uno che ha finalmente realizzato il suo sogno di essere felice. E la ragione di tutto questo sei tu. Tu, piccola farfalla che vola libera nel cielo, colorata dell'arcobaleno, tu, semplice fiore profumato. Tu mi fai vivere in un modo diverso , hai creato un buco nella mia vita che solo e soltanto tu puoi riempire fino in fondo, mi hai dato un motivo per impegnarmi in quello che faccio. E dietro a due semplici parole, c'è tutto un mondo di emozioni e bisogni che ho verso di te. Quindi non mi stancherò mai di ripetertelo, te lo dirò sempre come se fosse la prima volta: IO TI AMO !! <3 

- Caos

domenica 9 dicembre 2012

Don't you worry child

There was a time, I used to look into my father's eyes 
In a happy home, I was a king I had a gold throne 
Those days are gone, now the memories are on the wall 
I hear the sounds from the places where I was born 

Up on the hill, across the blue lake, 
That's where I had my first heartbreak 
I still remember how it all changed 
My father said 
Don't you worry, don't you worry child 
See heaven's got a plan for you 
Don't you worry, don't you worry now 
Yeah! 

Don't you worry, don't you worry now 
Yeah! 
Ooh ooh ooh oh! 
See heaven's got a plan for you 
Ooh ooh ooh oh! 

There was a time, I met a girl of a different kind 
We ruled the world, thought I'll never lose her out of sight, 
We were so young, I think of her now and then 
Still hear the song reminding me of when 

Up on the hill across the blue lake, 
That's where I had my first heartbreak 
I still remember how it all changed 
My father said 
Don't you worry, don't you worry child 
See heaven's got a plan for you 
Don't you worry, don't you worry now 
Yeah! 

Don't you worry, don't you worry child 
See heaven's got a plan for you 

-swedish house mafia 

sabato 8 dicembre 2012

Da qualsiasi cosa

Vorrei scrivere un libro.
Sulle cose che non dico. Su quelle che non ci riesco. Che proprio non posso.
Vorrei. Su cose che non si dicono. Non si riescono. Non si possono. Si dimenticano.
Essere interprete d’occhi. Sommelier di sguardi.
Distillerei l’amore silenzioso in parole come gocce. Una ad una.
Da qualsiasi cosa.
Lasciàte andare in metropolitana salvo parole inconsapevoli.
Come uno spazzino. O un angelo.
Polaroid di pensieri fuori fuoco. Conti in sospeso.
Emozioni in emulsione. Possibilità.
Come un assetato. O un poeta.
Mani a bacinella. Raccàtto.
Da qualsiasi cosa.
Ogni tanto a cercarmi ali mi giro di scatto.
Un battito veloce raccolgo oltre i miei consueti odori. Null’altro.
Registro alcune vite sul mio taccuino. Mai dette. Per un istante immaginate.
Le porte. E' la mia. Scendo.

- cit. FuMo (Fulvio Monti) (mio zio)
“Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.”
 
- cit. Antoine de Saint Exupery, lettere d’amore

L' uomo che ama

E non le posso dire che con il tempo passa perché non è vero, non passa. E’ solo che uno si abitua a convivere con il dolore,con l’idea dell’Assenza. Arriva un momento, una mattina, che ti svegli, ti vesti ed esci di casa… senti che la vita continua, che è piu’ forte e che, bene o male, tu ci sei dentro.Allora prendi un respiro e ricominci a camminare con la tua ferita
- Caos


 

Sorriso

Ho visto. Ho visto che le persone possono lasciarti, mandarti via con una facilità incredibile. Ho visto che per loro è sempre più semplice perché ti sbattono la porta in faccia ridendo mentre tu piangi ripetendoti a mente i loro “ci sarò”, i loro “ti voglio bene”.
Ho imparato la lezione.
Se uno rimane lo si capisce quando ti guarda e intanto ti sorride, ma non dice nulla.

- cit. Efraim Medina Reyes

Ogni cosa

Ho imparato che l'amore viene al momento giusto.
Che la maturità viene gradualmente.
Che la famiglia è tutto.
Che i buoni amici, quelli sinceri, sono pochi.
Che verranno sempre giorni migliori.
E soprattutto che la felicità varia a seconda delle scelte che si fanno.

-Caos

Fumo

-Fumi ?
-Si.
-Quanti pacchetti al giorno ?
-Tre.
-Da quanto tempo?
-Quindici anni.
-Quanto costa un pacchetto ?
-5 euro.
-Quindi spendi 450 euro al mese, giusto ?
-Si.
-450 euro al mese sono 81000 all' anno. Sai che se avessi risparmiato quei soldi, al posto delle sigarette avresti potuto comprare una Ferrari ?
-Tu fumi?
-No.
-E dove cazzo è la tua Ferrari ?

- cit

venerdì 7 dicembre 2012

neve e calore

Dicembre, in montagna, 7 gradi sotto zero. La neve cade lenta, minuscoli fiocchi candidi scendono dal cielo, colorato di un bianco panna che fa venire fame. I tetti delle case sono innevati e le cime delle montagne anche. Cammini per la strada, scivoli e cadi, in quel metro e mezzo di neve soffice che la ricopre. Ti rotoli in essa e senti le guance a contatto con il freddo e i cristalli che si sciolgono appena toccano la tua calda e viva pelle. Torni a casa fradicia, ti spogli, entri in doccia e senti la tua anima che si riscalda, l'acqua bollente che crea rigagnoli sul tuo viso. Poi ti asciughi, avvolta in un etereo panno morbido, e ti vesti come solo tu sai fare. io sono in sala intento ad appiccare il fuoco ai legni nella stufa, con la sigaretta in bocca. Mi giro verso di te che ti avvicini. Sei bellissima, profumi come un fiore, i capelli sciolti sulle spalle, le guance rosee, e gli occhi persi nel nulla, come se cercassi di guardare qualcosa che sta oltre cio che vedi, brillanti, di chi ha la mente occupata da desideri e speranze. Penso che ti amo, che la mia vita senza te è insignificante come quella di una larva, immatura. con te prende una forma, bella e senza imperfezioni. Mi alzo e ti vengo incontro. Ti bacio. Ti amo davvero.

- Caos

martedì 4 dicembre 2012

Cambiamenti

- Grazie per aver avuto il coraggio di dirmi che sei fidanzato,grazie per avermi illusa,grazie per avermi raccontato cazzate su cazzate,grazie perchè ora quella che sta male sono io e non tu,grazie perchè io credevo che quel "io e te" era diventato un "noi" e invece non è così.Forse non sono all'altezza delle tue aspettative. Ma anche se ho 13 anni,ho un cervello,e sinceramente lo uso come una ragazza di 17. Potevi dirmelo,non mi sarei nemmeno incazzata,almeno avremmo pututo parlarne.E invece nulla,erano settimane che di te non sapevo più nulla,e sono venuta a sapere tutto da un'altra persona e non da te! Mi dispiace,sii felice e goditi la tua nuova ragazza. Io non sarò più la stessa..ciao M.

- E. non sapevo cosa fare ... Io ho sbagliato e hai ragione, non per questo non tengo piu a te. Solo in un modo diverso. Ho cercato di allontanarmi senza proprio dirti tutto perchè sono un debole, non sono in grado e perchè sapevo che sarebbe stata una mazzata sia per te che per me. Io voglio continuare a essere tuo amico anche se abbiamo passato del tempo insieme mentre c'era qualcosa di piu tra noi. Io non voglio smettere di tenere a te. Ma forse questo non lo capisci ... È difficile. Lo so. So che è difficile da accettare per te piu che per me ma io non voglio perdere il legame che c'è tra noi. Perchè ammetti che ci siamo sempre comportati da idioti, almeno io, perchè quando dici quello che dici, al momento ne sei convinto e vorresti davvero quello che dici. Ma la vita è ingiusta, è una merda. E io non potevo saperlo e non lo immaginavo, dato che mi reputavo troppo idiota da poter piacere a qualcun altra. E sinceramente tu non avrai problemi a trovare qualcun'altro meglio di me da amare. Sappi che ti voglio comunque bene. Certo non come prima. 

- Caos

Etichette

Perchè le persone vedono solo quello che vogliono vedere di te ? Perchè non prestano attenzione a quello che sei, a TUTTO quello che fai ? Se devi guardarmi per darmi un giudizio, perchè ti limiti solo a pochi aspetti di me ? Perchè non provi a conoscere chi vuoi giudicare prima di giudicarlo ? Perchè ci sono persone che già a prima vista per te sono simpatiche, attraenti, stupide, immature, e chi più ne ha più ne metta ? Ve lo dico io : perchè le persone non accettano di sbagliare, anche se si tratta solo di giudizio. Ti danno un giudizio su come magari eri a 10 anni e quella sarà la tua etichetta per sempre, a prescindere dal fatto che magari cresci, e magari sviluppi una tua personalità e magari anche un modo di pensare che è diverso da quello che avevi a 10 anni. Loro ti giudicano in un modo, e continueranno a vedere nella tua vita solo gli aspetti inerenti alla tua etichetta. Ma la vita è piena di cambiamenti, e i giudizi devono scomparire col tempo. Non fate questo errore, conoscete le persone che volete, ma prima di giudicare siate consapevoli di TUTTA la vita di quella persona e tenete conto di tutti gli aspetti importanti di quell'esistenza.

- Caos

lunedì 3 dicembre 2012

Esperienza

Anche questa volta non sarebbe arrivato nessuno. Ma lei non stava più aspettando. Sorrise verso il cielo terso. Con un po' di fatica, sapeva alzarsi da sola.

-cit. Paolo Giordano, "la solitudine dei numeri primi".

Genio

Chiunque è un genio,
Certo se giudichi un pesce per la sua capacitá di arrampicarsi,
egli crescerà con la convinzione di essere stupido.

-cit. Einstein

domenica 2 dicembre 2012

Pensiero

Ci sono tante cose che non sopporto e non accetto, ad esempio quando un tuo amico ti dice "si si vengo, te lo prometto" e poi ti da buca all' ultimo, o quando la gente ti parla alle spalle invece di dirti faccia a faccia esattamente cosa succede , o peggio quando non vai a genio a uno, lui si sente autorizzato a fartelo capire senza dirtelo a voce, esempio ti saluta con la mano molle, e mentre lo fa ti guarda con quell'aria da superiore, manco stesse toccando una merda di piccione. Odio anche cose più quotidiane: il coglione di turno che non mi apre le porte dell autobus, lo scemo che esce dal tabacchi ma se gli chiedi una sigaretta ti dice "no guarda mi spiace è l'ultima", il fatto che finisco il tabacco sempre di domenica e i tabaccai sono chiusi, i broccoli, i bimbi di 10 anni che sparano i botti per strada, la vecchia che passa, ti guarda con disprezzo e sempre con lo stesso disprezzo dice "ma dove stiamo andando a finire, i giovani d'oggi ecc..." e tu pensi "siamo esattamente dove eravamo ai tuoi tempi, stronza. Anzi siamo progrediti, alla faccia tua" .
Ma c'è una cosa che non sopporto piu di tutte. È una cosa che tanti dicono, ma che in realtà nessuno pensa veramente. 
"Secondo me dopo la morte non c'è niente".
Coooosa ??? Stai scherzando spero ! 
"Vivi la tua vita come se dopo non ci fosse niente" 
Èèè ???
 Al massimo vivi come se fosse l' ultimo giorno della tua vita !!! 
Se davvero la gente che dice questo lo pensasse veramente vivremmo in un mondo di sbandati.
Pensateci. Provate solo a far mente locale di quanta gente lo dice. Si scatenerebbe il finimondo. Non il caos ma il finimondo si. Non puoi vivere senza l'idea che dopo la morte ci sia qualcosa. Fin dai tempi dell homo sapiens gli uomini cercano una spiegazione alla vita e alla morte, e tu mi vieni a dire che dopo non c'è niente ? Hai la mente talmente chiusa che per te non esiste nemmeno la fantasia, o lo dici perchè hai paura di pensare a quello che può esserci dopo ? Il pensiero umano è infinito, può arrivare dappertutto, tranne che nell'ignoto. Per spiegare qualcosa usa le conoscenze che ha acquisito durante il corso della sua esistenza, elaborando teorie su teorie, la maggior parte impossibili per la conoscenza umana. Ognuno sviluppa un suo ideale di vita in base alle sue esperienze, al cammino che ha percorso. Non puoi credere veramente che non ci sia nulla, ma se è così, amico mio, ti auguro di sviluppare un tuo ideale di vita e di seguirlo fino in fondo, perchè la tua vita è basata su quello. Vivi ! 

-Caos

Lettera a Hand

Hand,
Voglio scriverti queste due righe, non so per quale motivo lo faccio, ma mi sento in dovere. 
Fin dal momento in cui sei entrato in classe ho pensato che tu fossi un ragazzo normale, con gli stessi pensieri di un qualunque adolescente. Ora so che non è così. Tu sei un artista. Non un artista comune, tutti quei pittori, scultori e minchioni vari, no, tu sei un artista delle parole. Quando leggo ciò che scrivi dei tuoi pensieri, della tua vita, di te, capisco che sei uguale a me, che forse sei il primo che potrebbe riuscire a capirmi davvero in tutta la mia essenza. Sono felice quando scrivi di essere felice, triste quando sei triste, preoccupato, spensierato, arrabbiato ... Ti ammiro per quello che sei e per come vedi alcuni aspetti della tua vita che io non sarei in grado di superare. Ma soprattutto sei un grande AMICO. Vorrei conoscerti meglio di come ti conosco in questo momento. Ti auguro di vivere la tua vita nel modo migliore possibile !!! a presto. 

-Caos ;)

sabato 1 dicembre 2012

Dell' Amicizia


Ero un ragazzo di 17 anni , sognavo di non fare gli stessi errori compiuti da mio padre , di dimostrare al mondo di che pasta ero fatto , e invece mi ero appena rintanato nel mio rifugio segreto. Era un box che ci eravamo comprati io, S. e T. , all' insaputa dei nostri genitori, con i soldi guadagnati d'estate. L'avevamo soprannominato il "Buco" , l' avevamo messo a posto comprando materassi, scaffali, frigo e , naturalmente, degli specchi che coprivano l' intera parete di fondo del box. L'avevamo persino riverniciato quel buco ! T. era un artista, uno di quelli che con una matita e una gomma tirava fuori opere d' arte che per noi erano paragonabili alla gioconda o alla notte stellata; però oltre a disegnare su carta era , come direbbe molta gente , un "idiota che scrive sui muri" , un writer professionista. Aveva disegnato lui il graffito presente sulle pareti vuote del Buco.
S. era il classico ragazzo per bene , a scuola aveva il massimo dei voti , era stimato da tutti i professori , vinceva premi di matematica , italiano , storia , latino ecc. , i suoi genitori stravedevano per lui . Poi conobbe me e T. , perse l' anno , e trovò la sua vera passione , che coincideva con la nostra : ballare ! Ci trovavamo al "Buco" ogni giorno per ballare insieme e condividere i nostri interessi e le nostre avventure . 
Ci eravamo incontrati ai primi di settembre dell anno 2010, a quel tempo ero un ragazzino di 14 anni , pieno di sogni e di belle speranze. 
La giornata era iniziata male , la mia fidanzata dell epoca mi aveva lasciato e avevo il morale a terra, così andai al parco. Seduto su una panchina, con le cuffiette nelle orecchie, mi accesi una sigaretta , fumavo già allora , e guardavo il parco, con aria smarrita. Poi sentii qualcuno che si sedeva dall' altro lato della mia stessa panchina , ma non mi girai , preso com' ero dalla canzone che stavo ascoltando. Sentivo che mi osservava mentre battevo per terra con il piede a ritmo della musica, che fuoriusciva dalle cuffiette fino a sentirsi a metri di distanza , tanto era alto il volume. Dopo un po' , essendo turbato da quella presenza che sembrava non avesse intenzione di andarsene , mi girai e riconobbi un ragazzo che conoscevo di vista. Era della scuola di mia cugina , andava all' artistico.
Lui , che nel frattempo si era accorto del mio sguardo truce, si era a sua volta voltato verso di me. 
- be ? Che hai da guardare ? Pensi di essere l' unico con dei problemi ? -
Non risposi.
Mi voltai dall' altra parte con disinteresse, fingendo di non aver neanche sentito quello che aveva detto. 
Ad un certo punto riprese a parlare.
- sono appena scappato da casa mia. -
Io mi tolsi le cuffiette e spensi l i-pod, non tanto per l'interesse , quanto per la curiosità che mi suscitava quello strano tipo. 
- ho litigato con mio padre , ed è la terza volta questa settimana. Ho quasi 16 anni ormai , dovrebbero capire che anche se alcune cose loro non le ritengono importanti, un ragazzo deve avere la possibilità di scegliere cosa fare nella sua vita. Sai, dovevo andare ad una festa ieri, ma non mi ci hanno mandato e ancora non so il motivo. Sono così incazzato che butterei giù a calci la tour eiffel... -
La cosa che mi aveva colpito di più era la facilità con cui si era aperto a me , una persona praticamente sconosciuta.
Così gli parlai del mio problema. 
- stamattina ho rotto il naso al tipo che mi ha rubato la ragazza ... Non so se ho fatto tanto bene però, potrebbe farmi causa. Ma non mi interessa , tanto nei casini ci va mio padre. - 
Stammo lì su quella panchina del parco per 2 orette buone , raccontandoci i nostri problemi e conoscendoci meglio.
Poi decidemmo di andare a prendere una coca cola al baracchino.
Sulla strada però ci accorgemmo di un ragazzo , che doveva avere più o meno la nostra età , appoggiato sul parapetto che dava sul lago. Sembrava abbattuto, così decidemmo di andare da lui. Ci misi un po' a riconoscerlo, ma quando ci riuscii fu una sorpresa per tutti e due : era un mio vecchi compagno delle elementari che in terza si era trasferito e aveva cambiato scuola !
- S. ! -
- Mike! -
- È una vita che non ci vediamo ! Che fine hai fatto questi ultimi 6 anni ?
- Mi sono trasferito in centro con i miei , dato che ero bravo a scuola mi hanno fatto fare un sacco di concorsi per lo studente dell anno e cazzate varie, ho vinto tanti premi e i miei hanno deciso che dovevo andare ad una scuola rispettabile. L'anno scorso avevo la media dell 8 in tutte le materie tranne italiano ...-
- Cosa ci fai qui ? -
- ero venuto a cercare un po di tranquillità per pensare al mio futuro , ma a quanto pare non esiste ...-
Lo disse in modo scherzoso , ma c'era una vena di dolore nelle sue parole.
-Voi invece ?-
- ero al parco da solo , come te cercavo tranquillità, quando lui si è seduto di fianco a me e abbiamo cominciato a parlare. Non so neanche il suo nome ! -
- mi chiamo T. , scusa se non mi sono presentato , ma non era la mia priorità in quel momento.-
 Sentivo che sarebbe nata una grande amicizia tra noi. Ero forse per la prima volta nella mia vita felice. 
Così, mentre stavo seduto lì sul materasso, ripensai a tutte le volte in cui i S. e T. mi avevano sostenuto nelle mie scelte di vita, giuste o sbagliate che fossero, e mi ripetei che grazie a loro potevo superare qualsiasi difficoltà. Era bello poter contare su qualcuno. 

-Caos

Ci sono anch'io


Io 

di risposte non ne ho 
mai avute mai ne avrò 
di domande ne ho quante ne vuoi 
e tu 
neanche tu mi fermerai 
neanche tu ci riuscirai 
io non sono 
quel tipo di uomo e non lo sarò mai 
Non so se la rotta è giusta o se 
mi sono perduto ed è 
troppo tardi 
per tornare indietro così 
meglio che io vada via 
non pensarci, è colpa mia 
questo mondo 
non sarà mio 



Non so 
se è soltanto fantasia 
o se è solo una follia 
quella stella lontana laggiù 
Però 
io la seguo e anche se so 
che non la raggiungerò 
potrò dire 
ci sono anch'io 



Non è 
stato facile perchè 
nessun' altro a parte me 
ha creduto 
però ora so 
che tu 
vedi quel che vedo io 
il tuo mondo è come il mio 
e hai guardato 
nell'uomo che sono e sarò 
Ti potranno dire che 
non può esistere 
niente che non si tocca o si conta o si compra perchè 
chi è deserto non vuole che qualcosa fiorisca in te 



E so 
che non è una fantasia 
Non è stata una follia 
quella stella 
la vedi anche tu 
perciò 
io la seguo ed adesso so 
che io la raggiungerò 
perchè al mondo 
ci sono anch'io 
perchè al mondo 
ci sono anch'io 
ci sono anch'io 
ci sono anch'io



Altri testi su: http://www.angolotesti.it/8/testi_canzoni_883_2554/testo_canzone_ci_sono_anchio_84074.html
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Del passato


Ero fuori con amici, era gennaio, faceva freddo , stavo avviandomi verso il solito baretto in cui ci si trova la sera a bere e a chiacchierare del più e del meno. Ad un tratto sento vibrare il cellulare nella tasca del giubbino di pelle. Era M. che chiamava perchè il suo ragazzo l'aveva tradita. Aveva bisogno di conforto, così la invitai a uscire. Quando arrivó, aveva il fiato corto, come se fosse uscita di corsa da casa, in preda alla disperazione si gettó al mio collo come a cercare comprensione e affetto. Ci vollero dei minuti prima che si decidesse a staccarsi da me. Ci andammo a sedere su una panchina e lei mi raccontò ciò che era successo. Cercai di confortarla come potevo e le presi la mano. In quel momento capii una cosa : ero innamorato! In preda al panico, ebbi una vampata di calore e la mia carnagione acquisì un colore rossastro. Ero terrorizzato all' idea che lei potesse accorgersene e quindi mi alzai e raggiunsi gli altri, lei mi seguì. Si fece tardi. Il bar cominciava a svuotarsi, gli amici andavano a casa, andavano tutti a dormire. Ma lei no. Non so se fosse cosciente del fatto che erano le 3, fatto sta che sembrava non le interessasse. Continuava a fissare il bicchiere, come se in quel bicchiere fosse racchiuso il segreto di chissà quale felicità. Stavo per alzarmi dalla sedia, ma realizzai che non potevo lasciarla lì da sola, così le chiesi se voleva che la riaccompagnassi a casa. Mi sorrise,un sorriso amaro, e si alzò. Facemmo tutto il tragitto senza parlarci, ero troppo imbarazzato per attaccare bottone. Arrivati davanti al portone del suo palazzo, sentii dei singhiozzi, un pianto sommesso, quasi nascosto, e mi voltai. Vidi le lacrime sgorgare dai suoi occhi bui, profondi. Le dissi : - Sai, ci sono cose che nella tua vita puoi controllare, che puoi decidere e dipendono solo da te. Ma ci sono cose che invece non accadono perché lo decidi tu, accadono per volontà di altri, e possono intaccare, alcune di più altre di meno, la tua vita. Ma il tempo passa, e porta via tutto, se devi piangere non piangere per qualcuno, piangi piuttosto di non esserti accorta fin da subito che quella persona ti avrebbe fatto stare male. Pensa al fatto che quella persona, quella situazione, ti ha cambiata dentro, e che puoi sempre andare avanti, che la tua esistenza non inizia e finisce in una persona sola, ma in tutto quell'insieme di fatti che si chiama vita. La vita è una sola, goditela fino in fondo.- 
Le sorrisi e feci per incamminarmi verso casa. lei si asciugò le lacrime, ed io sentii un bisbiglio sommesso provenire da lei :- grazie ...- 
Si avvicinò a me e appoggiò le sue morbide labbra sulla mia guancia. Poi si voltò e aprì il portone. Non ricordo come riuscii a tornare a casa quel giorno, forse volando, chissà.
Ora sono sposato con una bellissima donna che mi ha fatto perdere la testa, in una notte d'inverno, in un freddo gennaio, su una panchina. Quella panchina. 

-caos

Alcune parti del nostro passato, a volte, vanno messe in un cassetto. Dovremmo chiuderle lì, lasciandole da sole a prender polvere.

-cit. Hand