Ero un ragazzo di 17 anni , sognavo di non fare gli stessi errori compiuti da mio padre , di dimostrare al mondo di che pasta ero fatto , e invece mi ero appena rintanato nel mio rifugio segreto. Era un box che ci eravamo comprati io, S. e T. , all' insaputa dei nostri genitori, con i soldi guadagnati d'estate. L'avevamo soprannominato il "Buco" , l' avevamo messo a posto comprando materassi, scaffali, frigo e , naturalmente, degli specchi che coprivano l' intera parete di fondo del box. L'avevamo persino riverniciato quel buco ! T. era un artista, uno di quelli che con una matita e una gomma tirava fuori opere d' arte che per noi erano paragonabili alla gioconda o alla notte stellata; però oltre a disegnare su carta era , come direbbe molta gente , un "idiota che scrive sui muri" , un writer professionista. Aveva disegnato lui il graffito presente sulle pareti vuote del Buco.
S. era il classico ragazzo per bene , a scuola aveva il massimo dei voti , era stimato da tutti i professori , vinceva premi di matematica , italiano , storia , latino ecc. , i suoi genitori stravedevano per lui . Poi conobbe me e T. , perse l' anno , e trovò la sua vera passione , che coincideva con la nostra : ballare ! Ci trovavamo al "Buco" ogni giorno per ballare insieme e condividere i nostri interessi e le nostre avventure .
Ci eravamo incontrati ai primi di settembre dell anno 2010, a quel tempo ero un ragazzino di 14 anni , pieno di sogni e di belle speranze.
La giornata era iniziata male , la mia fidanzata dell epoca mi aveva lasciato e avevo il morale a terra, così andai al parco. Seduto su una panchina, con le cuffiette nelle orecchie, mi accesi una sigaretta , fumavo già allora , e guardavo il parco, con aria smarrita. Poi sentii qualcuno che si sedeva dall' altro lato della mia stessa panchina , ma non mi girai , preso com' ero dalla canzone che stavo ascoltando. Sentivo che mi osservava mentre battevo per terra con il piede a ritmo della musica, che fuoriusciva dalle cuffiette fino a sentirsi a metri di distanza , tanto era alto il volume. Dopo un po' , essendo turbato da quella presenza che sembrava non avesse intenzione di andarsene , mi girai e riconobbi un ragazzo che conoscevo di vista. Era della scuola di mia cugina , andava all' artistico.
Lui , che nel frattempo si era accorto del mio sguardo truce, si era a sua volta voltato verso di me.
- be ? Che hai da guardare ? Pensi di essere l' unico con dei problemi ? -
Non risposi.
Mi voltai dall' altra parte con disinteresse, fingendo di non aver neanche sentito quello che aveva detto.
Ad un certo punto riprese a parlare.
- sono appena scappato da casa mia. -
Io mi tolsi le cuffiette e spensi l i-pod, non tanto per l'interesse , quanto per la curiosità che mi suscitava quello strano tipo.
- ho litigato con mio padre , ed è la terza volta questa settimana. Ho quasi 16 anni ormai , dovrebbero capire che anche se alcune cose loro non le ritengono importanti, un ragazzo deve avere la possibilità di scegliere cosa fare nella sua vita. Sai, dovevo andare ad una festa ieri, ma non mi ci hanno mandato e ancora non so il motivo. Sono così incazzato che butterei giù a calci la tour eiffel... -
La cosa che mi aveva colpito di più era la facilità con cui si era aperto a me , una persona praticamente sconosciuta.
Così gli parlai del mio problema.
- stamattina ho rotto il naso al tipo che mi ha rubato la ragazza ... Non so se ho fatto tanto bene però, potrebbe farmi causa. Ma non mi interessa , tanto nei casini ci va mio padre. -
Stammo lì su quella panchina del parco per 2 orette buone , raccontandoci i nostri problemi e conoscendoci meglio.
Poi decidemmo di andare a prendere una coca cola al baracchino.
Sulla strada però ci accorgemmo di un ragazzo , che doveva avere più o meno la nostra età , appoggiato sul parapetto che dava sul lago. Sembrava abbattuto, così decidemmo di andare da lui. Ci misi un po' a riconoscerlo, ma quando ci riuscii fu una sorpresa per tutti e due : era un mio vecchi compagno delle elementari che in terza si era trasferito e aveva cambiato scuola !
- S. ! -
- Mike! -
- È una vita che non ci vediamo ! Che fine hai fatto questi ultimi 6 anni ?
- Mi sono trasferito in centro con i miei , dato che ero bravo a scuola mi hanno fatto fare un sacco di concorsi per lo studente dell anno e cazzate varie, ho vinto tanti premi e i miei hanno deciso che dovevo andare ad una scuola rispettabile. L'anno scorso avevo la media dell 8 in tutte le materie tranne italiano ...-
- Cosa ci fai qui ? -
- ero venuto a cercare un po di tranquillità per pensare al mio futuro , ma a quanto pare non esiste ...-
Lo disse in modo scherzoso , ma c'era una vena di dolore nelle sue parole.
-Voi invece ?-
- ero al parco da solo , come te cercavo tranquillità, quando lui si è seduto di fianco a me e abbiamo cominciato a parlare. Non so neanche il suo nome ! -
- mi chiamo T. , scusa se non mi sono presentato , ma non era la mia priorità in quel momento.-
Sentivo che sarebbe nata una grande amicizia tra noi. Ero forse per la prima volta nella mia vita felice.
Così, mentre stavo seduto lì sul materasso, ripensai a tutte le volte in cui i S. e T. mi avevano sostenuto nelle mie scelte di vita, giuste o sbagliate che fossero, e mi ripetei che grazie a loro potevo superare qualsiasi difficoltà. Era bello poter contare su qualcuno.
-Caos
=D
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